In finanza aziendale, il tempo di recupero dell'investimento rappresenta il periodo temporale, espresso in anni, necessario per recuperare l'investimento iniziale di un progetto. Il calcolo del tempo di recupero dell'investimento avviene sommando i flussi di cassa generati dal progetto nel tempo, e calcolando il numero di anni necessari affinché i flussi di cassa cumulati siano uguali all'esborso iniziale. Ad esempio, il tempo di recupero di un investimento che necessita €7.000 di esborso iniziale, generando €1.000 all'anno per 10 anni, avrà un tempo di recupero pari a 7 anni. Il tempo di recupero dell'investimento è quindi facile da calcolare e da interpretare. A fronte di questa semplicità, il tempo di recupero dell'investimento, che non attualizza i flussi di cassa prodotti dall'investimento, ignora la rischiosità del progetto e il valore temporale dei flussi di cassa.
I CDO sintetici sono una tipologia particolare di CDO. Come i tradizionali CDO, i CDO sintetici trasferiscono il rischio di credito di un paniere di titoli di debito a garanzia del CDO ai detentori delle varie classi del CDO sintetico. Nei CDO sintetici, a differenza dei tradizionali CDO, i titoli di debito non sono detenuti “fisicamente” dalla società veicolo, ma l’esposizione è “sintetica” ed è ottenuta attraverso l’utilizzo di derivati di credito come i CDS (credit default swap). I CDO sintetici, a differenza dei CDO tradizionali, non passano i flussi di cassa dei titoli di debito a garanzia e non vi è una gestione attiva da parte del CDO manager, ma vi è la sola esposizione al rischio di credito del paniere di riferimento attraverso la vendita di CDS. I CDO sintetici hanno origine dalla cartolarizzazione sintetica, che è utilizzata dalle banche per trasferire il solo rischio di credito di mutui e prestiti senza il trasferimento effettivo egli stessi. Il CDO sintetico p
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